È cittadino italiano il figlio nato in Italia o all’estero da padre o madre italiani, in base al principio dello “ius sanguinis” (diritto di sangue). Tuttavia, i figli nati prima dell’1 gennaio 1948 sono cittadini italiani solo se nati da padre italiano poiché la donna italiana trasmette la cittadinanza ai figli soltanto dopo tale data, per effetto di una specifica sentenza della Corte Costituzionale.
La trasmissione della cittadinanza “iure sanguinis” da padre italiano non prevede limiti generazionali, ma le condizioni richieste per il riconoscimento del possesso della cittadinanza si basano sulla dimostrazione della discendenza dall’avo italiano emigrato dall’Italia e sulla prova che non si siano verificati eventi che abbiano comportato interruzioni nella trasmissione della cittadinanza.
Se sei stabilmente residente nella circoscrizione dell’Ambasciata con un titolo di soggiorno di lunga durata puoi chiedere il riconoscimento della cittadinanza presso la Cancelleria consolare. Altrimenti dovrai rivolgerti al Consolato Generale di Osaka (consulta qui le circoscrizioni consolari).
Per chiedere il riconoscimento della cittadinanza segui questi passi:
STEP 1 – Raccolta della documentazione in originale
- Documenti dell’avo italiano nato in territorio italiano (cioe’ del “dante causa”, l’avo che ha dato origine al diritto alla cittadinanza):
- Atto di nascita completo di tutte le generalità e con le eventuali annotazioni in margine. Dovrai richiederlo al Comune italiano di nascita del tuo ascendente. Se il Comune ti dovesse far presente che non può rilasciare l’estratto dell’atto di nascita perchè i registri anagrafici non erano ancora in uso all’epoca della nascita del tuo antenato, dovrai chiedere al Comune di fornirti un’attestazione che certifichi che non esiste il registro e, in sostituzione dell’atto di nascita, puoi presentare il Certificato di Battesimo rilasciato dalla Parrocchia locale. Il certificato deve avere il riconoscimento da parte della Curia Vescovile competente per la Parrocchia che lo ha emesso;
- Certificato di non naturalizzazione. Si tratta di un certificato rilasciato dalle competenti Autorità dello Stato estero di emigrazione (solitamente Ministero della Giustizia o Ministero dell’Interno) che attesta che il tuo avo italiano non ha acquistato la cittadinanza dello Stato estero in cui è emigrato. Se il tuo avo ha risieduto in Paesi diversi, dovrai presentare un certificato di non naturalizzazione rilasciato dalle autorità di tutti i Paesi nei quali ha risieduto. Potrai rivolgerti al Consolato italiano competente che ti potra’ fornire le istruzioni sulla legalizzazione e la traduzione del documento. Attenzione! Se il tuo avo si fosse naturalizzato straniero, potrai chiedere il riconoscimento del possesso della cittadinanza iure sanguinis solo nel caso in cui la naturalizzazione fosse avvenuta dopo la nascita dei suoi figli. In questo caso dovrai presentare il “certificato di naturalizzazione” con le dovute formalita’ di legalizzazione e di traduzione;
- Atto di matrimonio ed eventuali atto di divorzio, nullità o annullamento del matrimonio o atto di morte. Se il matrimonio è stato celebrato in Italia, dovrai presentare l’estratto dell’atto di matrimonio, in originale, rilasciato dal competente Comune. Nel caso in cui il tuo ascendente italiano si sia sposato più volte sarà necessario presentare il primo certificato di matrimonio, il certificato di morte del primo coniuge (o eventuale divorzio) e il certificato del secondo matrimonio, e così via.
- Documenti di tutti gli ascendenti in linea retta:
- Atto di nascita, atto di matrimonio ed eventuale atto di divorzio, nullità o annullamento del matrimonio e atto di morte (se deceduti);
- Documenti del richiedente:
- Atto di nascita:
- Se sei sposato, atto di matrimonio ed eventuali sentenze di divorzio, nullità o annullamento del matrimonio
- Se hai figli minorenni, gli atti di nascita dei figli;
- Titolo di soggiorno in Giappone (zairyu card);
- Passaporto in corso di validita’.
Attenzione!
- Se gli eventi di stato civile (es. nascita, matrimonio, divorzio, morte, cambiamento di nomi o cognomi) che riguardano te o i tuoi ascendenti si sono verificati in Paesi diversi dal Giappone (come per esempio Argentina, Brasile, Stati Uniti ecc.) dovrai produrre i rispettivi certificati emessi dalle autorità competenti di quel Paese.
- Tutti gli atti di stato civile e i certificati devono essere apostillati/legalizzati e poi tradotti in italiano. La traduzione deve essere provvista del timbro di conformità all’originale apposto dal Consolato nel Paese in cui i documenti sono stati emessi.
- Ti invitiamo a verificare nel sito web del Consolato o dell’Ambasciata competente il tipo di certificato da richiedere alle autorità locali e le procedure di legalizzazione e di traduzione previste per gli atti rilasciati in quel Paese. Per individuare il Consolato competente, consulta la pagina web “Trova il tuo Consolato” (accedi cliccando qui).
- Per gli atti di stato civile rilasciati dalle autorità giapponesi consulta le apposite sezioni del nostro sito “Stato civile” e “Legalizzazioni“.
- Nel caso in cui siano presenti incongruenze nei diversi certificati a causa di errori nei nomi o nei cognomi o nelle date di nascita, tali discordanze devono essere rettificate dalla competente autorità straniera;
- Se i tuoi familiari hanno già ottenuto il riconoscimento della cittadinanza presso un altro Consolato italiano o presso un Comune in Italia, dovrai presentare a questa Ambasciata tutta la documentazione in originale, relativa a tutti i diretti ascendenti;
- Se nella linea di trasmissione della cittadinanza fosse presente un figlio o figlia di donna italiana e padre straniero, hanno diritto al riconoscimento per via amministrativa solamente i figli nati dal 01/01/1948. I figli nati prima di questa data possono chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso un procedimento giudiziale in Italia.
STEP 2 – Prenota un appuntamento
- Dopo aver raccolto tutta la documentazione sopra indicata, invia una mail a consular.tokyo@esteri.it per chiedere un appuntamento, avendo cura di riportare nel testo della mail l’elenco dei documenti già in tuo possesso e allegando l’albero genealogico della tua famiglia (scarica il modello da utilizzare). Il nostro personale farà le opportune verifiche e ti darà un appuntamento per la vidimazione della documentazione.
- Il giorno dell’appuntamento porta tutti i documenti e il tuo passaporto in corso di validità. Ti verrà richiesto di pagare l’importo di 300 euro (art. 7b tabella dei diritti consolari) e il pagamento della tariffa consolare per l’autentica di firma sull’istanza che compilerai allo sportello. Il pagamento va fatto in contanti in Yen (verifica gli importi qui). Il contributo è dovuto, ai sensi della legge n. 89/2014, per l’analisi della documentazione indipendentemente dal buon esito della pratica. Nel caso in cui il riconoscimento della cittadinanza non vada a buon fine l’importo pagato non potrà essere rimborsato.
- Il procedimento amministrativo per il riconoscimento della cittadinanza italiana sarà completato entro 730 giorni dalla data di presentazione della domanda di riconoscimento della cittadinanza, come stabilito dalla normativa vigente (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 33 del 17/01/2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18/03/2014).