Gentili Ministri Seiko Noda e Kenji Wakamiya,
Gentile Vice Ministro degli Esteri Kentaro Uesugi,
Gentile Onorevole Akira Amari, Presidente dell’Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Giappone
Gentili Membri della Dieta,
Autorità, Cari colleghi Ambasciatori,
Cari connazionali e amici giapponesi,
Desidero darvi il benvenuto, anche a nome di mia moglie Sabina e dell’intera Ambasciata, alla Festa Nazionale della Repubblica italiana.
Sono particolarmente lieto di celebrare questa festa a Tokyo e in vostra compagnia. Sono arrivato qui, come mio primo incarico all’estero, oltre 30 anni fa e ho amato profondamente questo Paese da subito. Tornare qui ed essere qui oggi, da Ambasciatore, evoca forti emozioni e bellissimi ricordi.
Ma non sono solo i ricordi che affiorano alla mia memoria a dare un significato speciale a questa serata. Tornare qui, per me, vuol dire credere fortemente nel legame eccezionalmente stretto e longevo tra i nostri due Paesi – il primo Ambasciatore italiano arrivò proprio a inizio giugno di 155 anni fa – ma anche essere convinto che le nostre relazioni possano essere ancora più solide e amichevoli nel futuro.
La Festa Nazionale della Repubblica è una festa molto speciale per gli italiani e quest’anno, dopo due anni di pandemia, poterla celebrare insieme, rappresenta il segno di un ritorno alla normalità lungamente desiderato.
La progressiva riapertura delle frontiere ha già consentito di riavviare fra Italia e Giappone un dialogo politico intenso e fruttuoso.
La visita a Tokyo del Ministro della Difesa Guerini ad aprile e quella del Primo Ministro Kishida a Roma all’inizio di maggio hanno rilanciato un rapporto bilaterale che è ormai consolidato se si considera l’intreccio di interessi politici, economici e culturali esistente, ma che è anche strategico nel contesto delle sfide dell’attualità internazionale, a cominciare dalla brutale e drammatica aggressione russa dell’Ucraina.
Di fronte a eventi che minacciano di incrinare per sempre lo status quo e i principi fondanti della comunità internazionale, Italia e Giappone, due Paesi del G7, sono più che mai uniti e solidali nella risposta, consapevoli che le sfide alla sicurezza globale che si presentano in Europa o nell’Indopacifico vanno affrontate con una reazione ferma e credibile da parte di tutte le nazioni amanti della pace.
Cari connazionali, l’Italia e il Sistema Italia in Giappone hanno superato, pur con difficoltà, la prova della lunga pandemia. Se l’Italia sta registrando positivi risultati di crescita economica e se il volume degli scambi fra Italia e Giappone è tornato a crescere, il merito è degli italiani e, qui in Giappone, della vostra tenacia e del vostro impegno.
Lavorate in un mercato competitivo ed esigente, rappresentando con le vostre aziende prestigiose e di eccellenza la grande cultura, la tradizione, la storia, il senso estetico, la creatività e l’immenso patrimonio artistico che fanno dell’Italia un paese eccezionale che il popolo giapponese, raffinato intenditore e detentore di altrettanti valori, sa riconoscere e apprezzare.
Siate dunque orgogliosi, come lo sono io, di rappresentare un Paese che, come ha recentemente sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa ed è fortemente convinto di rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale.
In questa prospettiva, il nostro compito congiunto, delle istituzioni e delle aziende, è di presentare al Giappone un’immagine sempre più articolata e completa di quello che il nostro Paese è, e sa straordinariamente esprimere nel mondo.
Il mio impegno personale è di continuare a lavorare per arricchire il patrimonio di relazioni e di collaborazioni bilaterali, nella convinzione che ci sia ancora un vasto potenziale di sviluppo, soprattutto nei settori industriali ad alta tecnologia nei quali Italia e Giappone continueranno a essere competitori sul mercato globale, ma dovranno anche saper trovare gli spazi per partenariati in una logica di reciproco vantaggio nei decenni a venire.
Con questo spirito, insieme a mia moglie Sabina e a tutte le colleghe e colleghi dell’Ambasciata, degli Istituti di Cultura, dell’ICE, della Camera di Commercio, dei Consolati Onorari e delle istituzioni italiane operanti in Giappone auguro a tutti voi una buona Festa Nazionale.
Permettetemi, infine, di ringraziare i nostri partner e i nostri sponsor e tutto lo staff dell’Ambasciata per il loro determinante contribuito alla realizzazione di questa celebrazione.
Spero che sia un’occasione utile di incontro tra noi e i tanti amici giapponesi, ma anche un momento di piacevole ritrovo in questo antico e splendido giardino di cui siamo molto orgogliosi e sono certo che la musica del gruppo tutto femminile Tawoyame contribuirà a rendere questa festa molto gradevole.
Viva la Repubblica Italiana, viva il Giappone!