Sua Altezza Imperiale Principessa Takamado, Amministratore Delegato di Nippon Violin, Sota Nakazawa, gentili ospiti, per mia moglie Sabina e per me è un grande privilegio accogliervi nella storica residenza dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo, una dimora che fonde l’eleganza dell’architettura e dell’arte italiana degli anni Sessanta con la raffinata armonia di un giardino giapponese del periodo Edo.
È con particolare piacere che presento il Maestro Andrea Obiso, tra i più brillanti violinisti italiani della sua generazione, che grazie alla generosa collaborazione di Nippon Violin, questa sera ci regalerà emozioni uniche, eseguendo brani su strumenti di straordinario valore storico e artistico.
Il violino, con la sua storia e la sua arte, incarna il meglio della creatività, della passione e dell’ingegno italiani, continuando a ispirare musicisti e appassionati in tutto il mondo.
I violini che ascolteremo stasera, frutto di oltre quattro secoli di tradizione, rappresentano l’apice della liuteria italiana. E a testimonianza di una maestria tramandata di generazione in generazione, dal 2012, il saper fare liutario tradizionale cremonese è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Tra questi strumenti, lo Stradivari è universalmente celebrato per la sua ineguagliabile qualità acustica, la perfezione costruttiva e il valore artistico.
Sono profondamente grato agli amici giapponesi della Nippon Violin per la sensibilità e la cura con cui custodiscono questi capolavori e per l’entusiasmo con cui ne apprezzano la magia sonora.
In un momento di rinnovato slancio nelle relazioni tra Italia e Giappone, questa serata è un invito a condividere la nostra comune passione per l’artigianato, l’arte e la creatività.
Buon ascolto e buona serata.