Signor Ministro della Cultura, gentili Ospiti, mia moglie Sabina e io siamo onorati di darvi il benvenuto in questa residenza, cuore della presenza italiana a Tokyo, in occasione della sua visita in Giappone per rappresentare l’Italia alla Giornata Nazionale all’Expo di Osaka 2025.
L’Ambasciata è in questo giardino dal 1930. Nel periodo Edo faceva parte della residenza dei Principi feudali Matsudaira e successivamente ospitò la residenza privata dell’influente politico giapponese Matsukata Masayoshi.
Il giardino è ancora oggi un luogo di importanza culturale per il Giappone in quanto fu teatro nel 1703 del suicidio rituale di 10 dei leggendari 47 Ronin.
La residenza, ricostruita nel 1965 come simbolo del dialogo tra Italia e Giappone, è – come l’ha definita la rivista Interni – una “casa-museo” per la sua architettura, i suoi arredi e, soprattutto, la sua collezione di straordinarie opere d’arte astratta del Novecento alle quali Lei, Signor Ministro, è particolarmente legato, anche per la Sua precedente esperienza come Presidente del Museo MAXXI di Roma.
In questa Residenza, il dialogo culturale con il Giappone è esperienza quotidiana e l’apertura del giardino al pubblico, su nostra iniziativa, con visite guidate tre volte l’anno è un ulteriore strumento per coinvolgere la società civile in uno scambio di esperienze e testimonianze sull’arte, l’architettura e le tradizioni culturali dei nostri Paesi.
Signor Ministro, questa Sua visita si inserisce in un contesto di rinnovato slancio nelle relazioni tra Italia e Giappone che i Primi Ministri Giorgia Meloni e Fumio Kishida hanno elevato a “Partenariato Strategico” nel gennaio 2023.
La nostra cooperazione, oggi indirizzata da un Piano d’Azione che traguarda al 2027, si distingue sempre più per intensità e ampiezza, con la cultura che si conferma pilastro insostituibile e volano fondamentale dell’amicizia tra i nostri popoli.
L’entusiasmo del pubblico giapponese per la cultura italiana si declina in una straordinaria varietà di iniziative che spaziano dalla danza, al teatro, alle arti visive e ovviamente alla musica. Proprio in questi giorni è a Tokyo l’acclamatissimo Maestro Riccardo Muti che ci raggiungerà stasera al termine dei suoi impegni con l’Accademia per l’opera italiana. Una presenza che sottolinea ulteriormente l’importanza della cultura italiana in Giappone.
Nei nostri sforzi di proiezione culturale, il Giappone si conferma un partner di prim’ordine e desidero ringraziare tutti gli amici giapponesi qui presenti, che con il loro impegno e le loro iniziative contribuiscono ogni giorno a rendere solido e fecondo il legame culturale tra i nostri Paesi.
Nel celebrare le eccellenze artistiche e il patrimonio culturale condiviso tra Italia e Giappone, auspico che le esistenti straordinarie sinergie possano ispirare nuove generazioni e contribuire, attraverso la cultura, alla costruzione di una società più aperta, inclusiva e consapevole del valore del proprio passato e del proprio futuro.
Ringrazio ancora tutti per la vostra presenza stasera e lascio con grande piacere la parola al Ministro Giuli.