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Intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione del ricevimento in onore del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Matteo Salvini (Tokyo, 7 luglio 2025)

Signor Vice Presidente del Consiglio per me, mia moglie Sabina e per i miei collaboratori è un grande onore accoglierla in questa bellissima Residenza.

Per noi italiani e giapponesi che viviamo qui è il luogo dove l’amicizia e le strette relazioni tra i nostri due Paesi sono fisicamente rappresentati dall’unione tra due tesori, l’antico e famoso giardino giapponese e la casa che è un museo di architettura, design e arte italiana della metà degli anni Sessanta.

Signor Vice Presidente, la Sua visita segna un’altra importante tappa della nuova era delle relazioni bilaterali avviata nel gennaio 2023 dai Primi Ministri Meloni e Kishida con il lancio del Partenariato strategico.

Questa nuova era, che immaginiamo di lungo periodo, ci porterà a un legame ancora più profondo e forte con il Giappone, un Paese che non solo ammiriamo e amiamo, ma che, nell’attuale congiuntura internazionale, è ancora di più un partner strategico perché condivide i nostri valori e principi e perché è come noi una potenza economica basata su capacità manifatturiera, sviluppo tecnologico e libero commercio.

Analogamente all’Italia, il Giappone ha di fronte sfide imponenti come quella dell’invecchiamento della popolazione, quella doppia della transizione digitale e verde e quella dell’ammodernamento – direi quasi ripensamento – del sistema delle infrastrutture che è il vero, grande fattore abilitante dello sviluppo futuro e sostenibile dei nostri Paesi.

In questa prospettiva, la sua visita, a due mesi da un nuovo vertice tra i Capi di Governo, riveste un significato del tutto speciale.

Infatti, i suoi incontri a Tokyo, all’Expo di Osaka e ad Akashi, oltre a consentire un confronto sulle strategie e sulle scelte politiche, apriranno la strada a una cooperazione tecnologica e industriale in un settore, quello delle infrastrutture, che può dare un enorme slancio alle nostre relazioni bilaterali.

Con questo augurio, Signor Vice Presidente, le cedo la parola ringraziandola ancora per la visita e augurando a tutti noi che il prossimo anno, nel quale celebreremo i 160 anni di relazioni diplomatiche, sia un anno di ulteriore crescita dell’amicizia e delle relazioni tra i nostri Paesi.