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Intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione del ricevimento in onore della Regione Molise (Tokyo, 10 luglio 2025)

Vice Presidente della Regione, Assessore Andrea di Lucente, Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Quintino Pallante, membri della Delegazione regionale, Signore e Signori, buonasera e benvenuti, da parte mia e di mia moglie Sabina, nella Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone.

 

Per noi è un grande piacere celebrare oggi la settimana della Regione Molise a Expo Osaka in questa bellissima sede che con il suo storico giardino giapponese di epoca Edo e la casa – un vero museo di architettura, design e arte italiana degli anni Sessanta – rappresenta simbolicamente l’incontro tra la cultura italiana e quella giapponese e testimonia l’amicizia tra i nostri Paesi.

 

Il Molise, incastonato tra il crinale appenninico e la costa adriatica, è una terra di dimensioni contenute e forse ancora poco conosciuta in Giappone, ma straordinariamente ricca di tesori culturali e paesaggistici: borghi in pietra sospesi nel tempo, montagne che scendono dolcemente verso il mare, secolari tradizioni artigiane: dall’arte campanaria di Agnone agli scalpellini di Oratino, dai merletti di Isernia ai coltelli di Frosolone.

 

Tutta questa ricchezza ha trovato espressione, qui in Giappone, grazie alla delegazione di artigiani e imprenditori molisani che, con entusiasmo, sta partecipando al Padiglione Italia dell’Expo Osaka 2025, con il tema “MoliSAKURA – Rigenerare la vita attraverso le arti, le produzioni e i mestieri tra passato e futuro”.

 

A EXPO, dove sono stato l’altro ieri per accompagnare il Vice Presidente del Consiglio Salvini, ha riscosso moltissimo interesse la campana realizzata dalla storica Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, fusa secondo antichi metodi artigianali e impreziosita da simboli cari al Giappone, come il Memoriale della Pace di Hiroshima e le gru-origami di Sadako. È un’opera che dialoga idealmente con l’antica tecnica giapponese del tatara, usata per forgiare l’acciaio purissimo delle leggendarie spade katana.

 

Oltre alla campana, i visitatori giapponesi hanno potuto ammirare la “Venere di Venafro” una scultura romana in marmo del II secolo d.C., simbolo del patrimonio archeologico molisano, che raffigura la dea emergere dalle acque. Una statua bellissima che esce dal territorio nazionale per la prima volta proprio per arricchire ulteriormente il celebratissimo Padiglione italiano e che ha avuto ben 5 milioni di visualizzazioni al momento dello svelamento.

 

Sono davvero lieto che con questa missione, il Molise stia avendo la possibilità di valorizzare le sue eccellenze e sono orgoglioso che stasera qui in Ambasciata avremo l’occasione di ascoltare la musica dei maestri del Conservatorio Perosi di Campobasso e dei maestri Ciarla e Petti. Grazie a tutti!

 

Infine, altrettanti Maestri, questa volta dell’arte culinaria ci faranno provare l’esperienza sublime della tradizione enogastronomica molisana con piatti e ricette appositamente preparati da questa mattina. Grazie e complimenti agli chef Minervini, Paglione e Labbate.

 

Desidero concludere ringraziando la Regione Molise e tutto il team regionale per l’impegno con cui hanno saputo promuovere in maniera eccellente questo nostro bellissimo territorio a Osaka e a Tokyo. Sono convinto che la partecipazione all’Expo contribuirà ad attirare nuovi visitatori dal Giappone, generando opportunità economiche e rafforzando i contatti e le relazioni tra i nostri due Paesi.

 

Grazie a tutti per la vostra partecipazione e buona serata!