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Intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione del ricevimento per la Mostra su Pompei (Tokyo, 27 aprile 2022)

Caro Professore Aoyagi, Caro Presidente Nakamura, Caro Direttore Zeniya, gentili ospiti,

Sono molto lieto e onorato di ospitare oggi in Residenza tutti coloro che hanno contribuito a portare in Giappone le bellezze e i reperti storici originali della città di Pompei.

Vorrei ringraziare di cuore tutti voi che avete realizzato questa eccezionale mostra in tutto il Giappone, che dopo la prima trionfale tappa a Tokyo al Museo Nazionale, ha avuto lo scorso 21 aprile l’inaugurazione a Kyoto e nella seconda parte dell’anno sarà a Sendai e Fukuoka.

Il grande successo della mostra a Tokyo è confermato dai numeri impressionanti: ben duecentomila visitatori per i circa 70 giorni di mostra con una media di 2900 persone al giorno. Inoltre circa la metà dei visitatori non era residente a Tokyo, a testimonianza che la mostra è stata un vero elemento di attrazione per chi proviene da altre Prefetture.

Abbiamo potuto ammirare al Museo Nazionale la Casa del Fauno, il Citarista e il Poeta Tragico, una ricostruzione di eccellenza che ci ha permesso di rivivere le emozioni dei visitatori di Pompei qui in Giappone.

Di questo il merito va senza dubbio a tutti gli attori coinvolti, il Tokyo National Museum, l’Asahi Shinbun, il gruppo Sumitomo, Smile Company e NHK, ma permettetemi di ringraziare soprattutto Masanori Aoyagi e il suo team che ha curato l’allestimento straordinario di questa mostra.

Vorrei anche ringraziare i partner italiani dell’iniziativa, che spero possano essere presenti in Giappone nella seconda parte dell’anno, nell’auspicio che le restrizioni ai viaggi a causa del COVID siano finalmente superate: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Storico Archeologico di Nola, il Ministero dei Beni Culturali e la Fondazione Italia-Giappone.

Sono infine veramente grato all’Asahi Shinbun per il decisivo contributo che ha fornito per il restauro del Mosaico di Alessandro, che si completerà entro il 2022 e riporterà allo splendore originale un’opera meravigliosa, finalmente fruibile per il pubblico in visita a Pompei da tutto il mondo. Colgo anche l’occasione per ricordare la piu’ che ventennale collaborazione dell’Istituto di Cultura Italiano e dell’Ambasciata con Asahi Shimbun per il Festival del Cinema Italiano di Tokyo che rappresenta la piu’ importante vetrina del Cinema e dell’Industria Cinematografica Italiana in Asia.

L’Italia e il Giappone sono due grandi “superpotenze culturali”. E proprio in questo periodo di grande incertezza e instabilità a livello globale, la cultura e l’arte assumono un ruolo fondamentale per continuare ad ispirare i popoli a progredire nel segno della pace e dello sviluppo civile. Per questo motivo i nostri Paesi hanno l’importante compito di mettere al centro della propria agenda la cultura.

Da quando sono Ambasciatore a Tokyo e in attesa di una piena ripresa degli scambi di visite, abbiamo anche noi voluto dare un piccolo contributo valorizzando al massimo le meravigliose opere d’arte astratta italiana dei primi anni Sessanta permanentemente esposte nella Residenza: opere di Fontana, Burri, Perilli, Novelli, Turcato, Dorazio, Castellani, Santomaso e di Gio’ e Arnaldo Pomodoro che vi invito ad ammirare questa sera.

Abbiamo anche avviato una collaborazione con la Hosei University di Tokyo e il Fondo per l’Ambiente Italiano per un approfondito studio storico e ambientale del giardino giapponese dell’Ambasciata, risalente all’epoca Tokugawa quando ospitava la residenza del daimyo Matsudaira ed è stato teatro del sacrificio di 10 dei 47 Ronin di Ako. Il nostro obiettivo è di renderlo ancora di più un punto di contatto tra l’Italia e il Giappone, recuperandone storia e caratteristiche architettoniche e aprendolo al pubblico.

Abbiamo inoltre deciso di dare nuovo impulso alle relazioni con le principali istituzioni giapponesi nel campo dell’arte, incontrando i direttori delle principali istituzioni museali e artistiche, attori importanti sulla scena culturale giapponese, grazie ai quali possiamo contare su un flusso continuo di iniziative e presenze artistiche italiane al massimo livello.

La mostra su Pompei è il primo grande evento che si svolge in Giappone dopo due anni di attività ridotta, ma sono certo che sarà il primo di una lunga serie. L’Italia è pronta a fare la sua parte, per fare conoscere sempre più ai giapponesi il suo enorme patrimonio artistico e culturale.

Con l’auspicio che questa mostra continui lo straordinario successo di Tokyo in tutto il Giappone e che ci consenta di guardare al futuro con ottimismo e la voglia di realizzare nuove importanti iniziative, ringrazio nuovamente tutti i partecipanti e vi invito – se non avete ancora visto la mostra – ad andare al Kyoto City Museum per apprezzare le meraviglie di Pompei.