Gentili Signore e Signori, è un grande piacere partecipare anche quest’anno al Salone dello Studio in Italia, un appuntamento ormai storico che cresce ogni anno in termini di visitatori ed espositori e si inserisce in un quadro più vasto di eventi di promozione culturale dell’Italia che quest’anno sono stati straordinariamente numerosi grazie alle iniziative realizzate dal Padiglione italiano all’Expo di Osaka.
Alla Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura e a tutto il personale va il mio ringraziamento per l’organizzazione di questo evento, giunto ormai alla sua sedicesima edizione.
Il Salone dello Studio in Italia vuole essere molto più di una semplice fiera informativa: per noi è un luogo di incontro, confronto e ispirazione, dove studenti, famiglie e operatori del settore possono dialogare direttamente e trovare le soluzioni più adatte per realizzare i propri obiettivi formativi in Italia.
E con grande piacere possiamo dire che ormai il Salone è definitivamente riconosciuto come la porta d’ingresso per chi desidera studiare in Italia ed è un’iniziativa strutturata che si integra perfettamente con le altre attività dell’Istituto per favorire la mobilita studentesca, come i corsi di lingua italiana e la concessione delle borse di studio del Governo italiano.
Ma il Salone è anche una vetrina privilegiata per promuovere e valorizzare le eccellenze italiane nel settore accademico e artistico e noto con piacere che ogni anno l’evento si arricchisce con interessanti attività collaterali dedicate alla cultura e alla lingua italiana: la novità di quest’anno è la collaborazione con Kinokuniya che ringrazio per la disponibilità e l’entusiasmo.
In conclusione, nel ringraziare ancora una volta ciascuno di voi per la passione e l’impegno che hanno reso possibile questo evento, rivolgo agli studenti giapponesi l’augurio di trovare nel Salone l’ispirazione necessaria per intraprendere un percorso di alta formazione in Italia che, lasciatemelo dire con un pizzico di orgoglio, non solo è tra i migliori al mondo per la qualità della didattica e della ricerca, ma consente anche di vivere in un contesto culturale ineguagliabile, assicurando un’esperienza profondamente arricchente e trasformativa per gli studenti.
Vi auguro un Salone dello Studio ricco di scoperte e nuove prospettive. Grazie.