Sovrintendente Parisi Presicce, Professoressa Kato, Gentili ospiti,
è un onore per me essere qui stasera in occasione di una conferenza di così alto livello. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine all’Istituto Italiano di Cultura e all’Università Rikkyo per aver organizzato questo evento in collaborazione con una delle istituzioni più importanti nell’ambito museale italiano, i Musei Capitolini, che sono presenti qui a Tokyo con una mostra che aprirà al pubblico sabato prossimo.
La mostra “Rome, the Eternal City” presso il Tokyo Metropolitan Art Museum è un’occasione straordinaria per far conoscere al pubblico giapponese il patrimonio artistico e culturale custodito nei Musei Capitolini, una vera e propria gemma situata nel cuore di Roma, in piazza del Campidoglio.
La storia di questa istituzione risale al lontano 1471, quando Papa Sisto IV donò al popolo romano un prezioso gruppo di statue bronzee, tra cui spicca la celebre Lupa Capitolina. Da quel momento, i Musei Capitolini sono cresciuti e si sono evoluti, diventando uno dei più antichi musei pubblici del mondo, ufficialmente inaugurati nel 1734 da Papa Clemente XII.
Oggi, oltre a essere un importante luogo di conservazione e studio delle nostre radici antiche, i Musei Capitolini sono un simbolo del legame tra Roma e i suoi abitanti, siano essi cittadini o turisti.
La conferenza di oggi offre una prospettiva unica sul patrimonio culturale italiano e per esteso del mondo. Non possiamo infatti dimenticare l’influenza dei Musei Capitolini sulla cultura artistica giapponese in seguito al ritorno in Giappone della missione Iwakura nel 1873 di cui quest’anno festeggiamo i 150 anni. Questo evento storico testimonia la portata globale della cultura romana e la sua capacità di ispirare le generazioni in tutto il mondo.
In chiusura, desidero ringraziare tutti voi per essere qui oggi, pronti a esplorare insieme il ricco patrimonio dei Musei Capitolini e la loro relazione speciale con i visitatori di tutto il mondo.
Sono convinto che questa conferenza contribuirà a rinsaldare i legami culturali tra l’Italia e il Giappone e a promuovere una comprensione più profonda della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre ricchissime tradizioni che saranno anche al centro della nostra partecipazione all’Expo di Osaka nel 2025 che tutti ci auguriamo possa passare il testimone proprio a Roma come sede della successiva Esposizione Universale nel 2030.
Grazie a tutti.