Gentili signore e signori,
È con grande gioia e piacere che ho voluto realizzare con Alfonso Vitiello e Silvio Ciniglio questa conferenza che ci racconta le relazioni tra Italia e Giappone da un punto di vista insolito, quello del rapporto tra le comunità imprenditoriali italiane e giapponesi in un settore fondato su una tradizione molto antica: l’affascinante mondo dell’artigianato orafo del corallo e delle perle.
Negli ultimi decenni del XIX secolo, poco dopo l’avvio ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone nel 1866, furono infatti proprio gli artigiani e i commercianti di gioielli di corallo di Torre del Greco, vicino Napoli, ad arrivare in Giappone, spinti dal bisogno di trovare materia prima di qualità in un momento di crisi dei banchi coralliferi nel Mediterraneo.
Alcuni giovani membri della famiglia D’Elia, artigiani e commercianti di gioielli di corallo, cammei e perle già dalla fine del 700, furono tra i primi imprenditori ad arrivare per avviare il commercio di perle, coralli e conchiglie, scegliendo come base commerciale la città di Kobe, al tempo capitale delle perle naturali. Era il 1884, 140 anni fa.
Questa comunità di imprenditori italiani del corallo trovò in Giappone un piccolo tesoro, il corallo “pelle d’angelo”, ma soprattutto avviò un rapporto speciale con Kokichi Mikimoto e gli altri imprenditori giapponesi che in quegli anni cercavano di affinare le tecniche per produrre perle “coltivate”. Negli anni successivi, saranno proprio i membri di questa piccola comunità italiana a far conoscere in tutto il mondo le bellissime perle coltivate di Mikimoto.
Con questa serata intitolata “Un filo di perle tra Italia e Giappone” vogliamo riflettere insieme ai discendenti della famiglia D’Elia, Alfonso e Silvio, sul valore di questa storia non solo dal punto di vista commerciale, ma soprattutto per le relazioni bilaterali tra Italia e Giappone.
L’incontro tra Italia e Giappone nel mondo del corallo e delle perle è, infatti, un esempio straordinario di collaborazione economica e scambio culturale. Questi “tesori del mare”, il corallo, le conchiglie e le perle, con la loro bellezza intrinseca e il loro valore simbolico, hanno avvicinato le nostre due nazioni attraverso decenni di storia fino ai nostri giorni.
Dalle acque mediterranee alle coste giapponesi, l’arte e la maestria degli artigiani italiani e giapponesi hanno dato vita a gioielli che raccontano storie di tradizione, passione e innovazione, ma hanno soprattutto creato legami culturali e relazioni personali.
Oggi abbiamo voluto ricordare questa storia per celebrare il nostro passato comune, ma soprattutto per augurarci che le relazioni e i legami, anche personali, stretti in un secolo e mezzo da figure come Kokichi Mikimoto e dai membri della famiglia D’Elia possano ispirare tanti altri italiani e giapponesi ad avviare partenariati e collaborazioni di successo in ogni settore di comune interesse.
Grazie a tutti voi per essere qui e per contribuire a rendere questo evento così speciale. Che il filo di perle che lega Italia e Giappone continui a dare valore e splendore alle nostre relazioni bilaterali negli anni a venire!