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Intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione della IX riunione annuale del Forum Italia-Giappone Fukuoka, 30 novembre 2021

Sono molto lieto di poter intervenire oggi in occasione del Forum Italia-Giappone 2021 che anche quest’anno permetterà un utile scambio di vedute sullo stato e le prospettive delle relazioni bilaterali economico-commerciali in vista dell’auspicata ripresa post-pandemia.

Tengo a salutare l’On. Makoto Oniki, Vice Ministro della Difesa, il Sen. Satoshi Oie, Vice Ministro delle Finanze, l’On. Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento Europeo, l’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato del Ministero della Transizione Ecologica, i rappresentanti della Prefettura e della Municipalità di Fukuoka e gli esponenti delle associazioni di categoria e delle aziende presenti.

Rivolgo un saluto particolarmente caloroso agli organizzatori della Japan Italy Economic Federation, e un sentito ringraziamento al Presidente Daniele Di Santo per il suo molto apprezzato contributo al consolidamento delle relazioni economico-commerciali tra Italia e Giappone. A tutti voi desidero rivolgere i miei migliori auguri per le future iniziative della Federazione.

A due mesi dall’inizio del mio mandato in Giappone, ho accettato con piacere l’invito a questo importante appuntamento annuale, pienamente convinto delle potenzialità di ulteriore espansione dell’interscambio commerciale, del flusso bilaterale degli investimenti e della cooperazione nel settore della ricerca e sviluppo scientifico e industriale.

Italia e Giappone sono legati da un’amicizia di lunga data e da un partenariato strategico.

Condividiamo una grande tradizione culturale, abbiamo interessi simili di fronte alle grandi sfide globali, siamo due Paesi con una forte tradizione di eccellenza e dinamismo del settore manifatturiero e industriale con aziende i cui prodotti sono noti e ricercati a livello mondiale per la loro qualità, per il design e per la tecnologia che sono anche il frutto dell’eccellenza delle nostre comunità accademiche e scientifiche.

Il nostro interscambio commerciale è robusto e ha resistito anche alle difficoltà legate alla pandemia. I primi sei mesi del 2021 hanno fatto registrare un aumento del 13.6% delle esportazioni italiane e del 41,2% delle importazioni con un valore complessivo di 6,8 miliardi di euro, ben il 21% in più rispetto al primo semestre 2020, che conferma l’Italia come secondo fornitore UE del Giappone dopo la Germania (dati in nota).

Abbiamo, dunque, tutti i presupposti per immaginare un futuro in cui il nostro partenariato sia ancora più forte e più ricco di collaborazioni.

Occorre però uno sforzo corale delle istituzioni e del settore privato per definire oggi linee di azione e obiettivi che possano assicurare nel medio-lungo termine un nuovo salto di qualità nelle relazioni bilaterali.

Ritengo che sia particolarmente importante porre la nostra attenzione su tre obiettivi.

Il primo è il rafforzamento della cornice pubblica per la promozione dei progetti di ricerca e sviluppo scientifico e industriale in settori specifici di interesse comune, come ad esempio le tecnologie verdi, la salute e lo spazio. In proposito, un’idea alla quale stiamo pensando è quella di organizzare annualmente un Italy Innovation Day dedicato a un settore specifico.

Il secondo obiettivo è quello di sviluppare le esistenti sinergie tra aziende dei nostri Paesi sia per creare collaborazioni su mercati di terzi Paesi (penso in particolare si paesi ASEAN), sia per sviluppare o perfezionare congiuntamente tecnologie di interesse comune. In questa prospettiva, sia il Business Group Italia-Giappone, sia il vostro Forum potrebbero giocare un ruolo importante.

Il terzo obiettivo è quello di promuovere la mobilità verso il Giappone sia di ricercatori sia di startup italiane con la finalità di inserirle nell’ecosistema giapponese della ricerca e dell’innovazione, creando i presupposti per future collaborazioni. Al riguardo, sarà importante rafforzare i contatti tra università e puntare soprattutto sul Global Startup Program, uno strumento già esistente per sostenere la mobilità internazionale delle startup italiane.

Si tratta di linee di azione decisamente alla nostra portata che bene si coniugano con la recente decisione di partecipare a Expo Osaka 2025. Come ho avuto modo di evidenziare al Ministro Wakamija, la decisione italiana rappresenta un significativo e forte messaggio politico di amicizia e vicinanza verso un Paese che è un partner strategico, ma è anche fortemente sostenuta da tutto il settore privato. In tale ottica, ho confermato l’impegno del Governo italiano e del Sistema Paese a partecipare all’Expo con le migliori eccellenze italiane in particolare nei settori della cultura, del design e della ricerca tecnologica.

In questa che è la nostra prospettiva per nuove sinergie tra Italia e Giappone, l’Ambasciata e tutto il Sistema Italia sono pronti oggi più che mai a svolgere un ruolo attivo, raccogliendo i suggerimenti e le richieste delle aziende, delle Università e degli altri attori pubblici e privati interessati al mercato giapponese e allo sviluppo delle collaborazioni aziendali, con l’auspicio che si realizzino finalmente anche le condizioni per la ripresa dei viaggi e dei contatti in presenza, così importanti per creare occasioni concrete di nuovi partenariati.

Nel ringraziare voi tutti per l’attenzione, vi auguro buon lavoro!