Dott. Thierry Cohen, Dott.ssa Emanuela Stucchi Prinetti, Signore e Signori,
Buon pomeriggio. Sono molto lieto di partecipare oggi, nella splendida cornice dell’Istituto Italiano di Cultura, alla quindicesima edizione della JET Cup, evento ormai tradizionale nel panorama enologico giapponese (e nella mia agenda di impegni!), che si propone di educare giovani sommelier e diffondere la cultura del vino italiano in Giappone.
Questa iniziativa, che coincide con l’VIII edizione della settimana della cucina italiana nel mondo, vede ancora una volta quest’anno vino e cultura rappresentare un binomio inscindibile. Ogni prodotto enologico italiano di alta qualità, con i suoi profumi e le sue note inconfondibili, racconta del resto – lo sappiamo bene – la storia e le tradizioni dell’Italia.
Attraverso la cultura enogastronomica e vitivinicola, riusciamo infatti a promuovere anche i paesaggi e i territori del nostro Paese, che raccontano la ricchezza della biodiversità della nostra penisola. Ma siamo anche in grado di valorizzare il lavoro di tanti agricoltori e operatori del settore che con straordinario impegno tramandano di generazione in generazione i sapori ed i gusti autenticamente italiani.
Ed è proprio questo insieme di elementi che ci ha portato a presentare, presso l’UNESCO, la candidatura della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, un obiettivo che vede uno sforzo congiunto – tra tutti gli attori del Sistema Italia e il mondo privato con imprese come JET – per la promozione dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo e in particolare in Giappone.
JET si è confermato, del resto, negli anni un partner eccezionale per le iniziative promozionali italiane realizzate dalla nostra Ambasciata, proponendo una selezione estremamente ampia di vini di qualità e organizzando numerosi eventi in collaborazione con le più prestigiose cantine d’Italia. Tra questi, voglio ricordare l’ultimo evento, che ho avuto il piacere di ospitare in Residenza lo scorso 1 novembre, in onore della Masi Agricola per la presentazione dell’edizione limitata di Amarone Costasera.
Grazie a JET, i migliori sommelier di vini italiani, selezionati in seguito a un lungo e attento percorso fra ben 90 partecipanti, avranno la possibilità di recarsi in Italia e approfondire la loro conoscenza della tradizione vinicola italiana, una delle più riconosciute e apprezzate nel mondo, come attestano i numeri del nostro export.
In particolare, desidero ringraziare i sommelier Akira Mizuguchi, presidente della Commissione esaminatrice del concorso, e Isao Miyajima, giudice sin dalla prima edizione, per l’instancabile supporto fornito negli anni all’organizzazione di questa iniziativa.
Il mio augurio è che i sommelier giapponesi possano farsi sempre più “Ambasciatori” del vino italiano in Giappone, traendo vantaggio da iniziative di formazione come la JET Cup, occasione unica per imparare le peculiarità dei vini italiani e gli accostamenti che maggiormente li valorizzano.
In questo vostro percorso, troverete sempre pieno sostegno da parte mia, dell’Ambasciata e di tutti gli enti ed istituzioni del Sistema Italia in Giappone.
Congratulazioni!