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Intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione dell’evento per celebrare gli 80 anni dell’Associazione Italia-Giappone

Care amiche, cari amici,

mia moglie Sabina e io siamo molto felici di ospitarvi stasera in questa magnifica Residenza, anche a voi così familiare e cara, per festeggiare un traguardo importante: gli 80 anni della vostra Associazione, un’istituzione che ogni giorno si spende per mantenere viva l’amicizia tra Italia e Giappone!

Nonostante la pandemia ci abbia costretto a rimandare questo avvenimento di quasi due anni, ci ritroviamo qui stasera ancora più carichi e determinati a potenziare gli scambi tra i nostri Paesi, non solo tramite l’Ambasciata, ma con tutti i rappresentanti del Sistema Paese presenti qui tra noi.

Italia e Giappone sono legati da un’amicizia e da un partenariato strategico di lunga data. Abbiamo interessi simili di fronte alle grandi sfide globali. Siamo due Paesi con grande tradizione e forte dinamismo del settore industriale e manifatturiero. E possiamo vantare aziende i cui prodotti sono ricercati a livello mondiale per qualità, design e tecnologia avanzata, che sono altresì frutto delle nostre eccellenti comunità accademico-scientifiche.

Abbiamo, dunque, tutti i presupposti per immaginare un futuro nel quale il nostro partenariato divenga sempre più forte e ricco e in questa prospettiva, l’obiettivo principale che dobbiamo porci è quello di ricreare quello spirito di mutua curiosità che più di 80 anni fa ha portato a costituire l’Associazione.

Certamente, la società italiana e quella giapponese sono decisamente cambiate, così come sono nuovi i modi di scoprire e di interagire tra culture. Sicuramente oggi è più facile seguire i tanti siti web o gli influencer italiani e giapponesi che raccontano su Instagram e Youtube la loro vita all’estero rispetto all’impegno richiesto anni fa per interessarsi a Paesi così lontani.

Ma non dobbiamo dimenticare i tradizionali appuntamenti di business, cultura e turismo in presenza che ci permettono di vivere, in prima persona, il rapporto con gli altri. E molti di voi contribuiscono direttamente a questi insostituibili apppuntamenti. Penso ai tanti corsi di lingua, ai soggiorni in famiglie ospitanti, a quei momenti di condivisione e di svago come i concerti, le conferenze, i seminari e le mostre da voi organizzati in tutti questi anni.

E non voglio dimenticare neanche gli scambi accademici, così fondamentali nell’aprire gli orizzonti delle nostre menti più brillanti. E da questo punto di vista, colgo l’occasione per salutare la delegazione del Politecnico di Torino che è qui con noi stasera, venuta in Giappone proprio per creare nuove opportunità per i nostri giovani.

In poche parole, oltre a ringraziarvi ancora per tutto quello che avete realizzato nella vostra lunga attività, conto su di voi e sullo splendido lavoro dell’Associazione per alimentare il reciproco interesse tra Italia e Giappone, continuando sulla scia dei successi di questi 80 anni, ma anche provando a innovare con gli strumenti di oggi.

Potrete certamente continuare a contare sul sostegno dell’Ambasciata e su tutto il Sistema Italia per andare avanti ancora altri 80 anni!

Omedetou gozaimasu, gambatte kudasai!