Buongiorno a tutti,
sono molto lieto di essere qui con voi a questo evento organizzato dall’Ufficio ICE di Tokyo in collaborazione con l’International Pasta Organization (IPO) e con l’Unione italiana Food (UIF) in occasione del “World Pasta Day”.
Per un italiano non è semplice descrivere in breve il significato della pasta.
Se volessimo semplificare al massimo, potremmo dire che la pasta è un mix millenario di ingredienti naturali, farina e acqua, che nei secoli si è trasformato in un prodotto dalle mille forme come lo conosciamo oggi.
Ma per tutti noi la pasta non è – e non può essere – solo questo.
Oggi, questo straordinario alimento è prima di tutto un simbolo del mangiar sano. È anche, consentitemi di dirlo, il più grande Ambasciatore della dieta mediterranea e dell’italianità nel mondo, di quello stile di vivere all’italiana che si è diffuso in ogni parte del globo e che è amato e apprezzato da tutti.
Per capire quanto affermato e conosciuto sia questo alimento, è certamente interessante fare un viaggio in Italia – e invito tutti a visitare il nostro fantastico Paese, essendo ora le frontiere tra Italia e Giappone di nuovo e finalmente aperte.
Ma, volendo restare qui, basta passeggiare per le strade di Tokyo o perdersi nelle diverse città di questo straordinario Paese per respirare gli odori e sperimentare i sapori della pasta italiana.
Vedrete che in ogni zona della capitale giapponese e in ogni Prefettura al di fuori di Tokyo, persino nelle piccole città del meraviglioso Giappone, troverete un ristorante che cucina italiano e che prepara le sue ricette con ingredienti e prodotti provenienti dall’Italia.
Troverete chef giapponesi che hanno affinato la loro arte culinaria ed eno-gastronomica in Italia e chef italiani che sono venuti in Giappone per portare la cucina autentica delle loro terre d’origine.
Spesso mi sono chiesto perché questo accade ed è accaduto proprio in Giappone, molto più che in ogni altro Paese straniero.
La risposta è che il Giappone ed il suo popolo, esattamente come l’Italia e gli italiani, sa apprezzare il cibo, sa riconoscere la qualità degli alimenti, sa comprendere l’artigianalità, la storia e la tradizione che caratterizza la cucina italiana.
E questa attenzione dei giapponesi alla qualità, alla storia, all’artigianalità e al gusto delle cose è anche la chiave del successo di tutti i prodotti del “Made in Italy”, che, come la pasta, sono il risultato di una millenaria capacità di saper fare e, soprattutto, di saper dare bellezza ad ogni prodotto.
Ringrazio tutti gli organizzatori per la realizzazione di questa iniziativa e buon appetito a tutti!