Caro dott. Fabio FUSI, Creative Director di FURLA,
Gentili ospiti, Signore e Signori,
Buon pomeriggio e benvenuti a tutti all’Ambasciata d’Italia!
Sono molto lieto di ospitare questo evento dedicato alla presentazione della “Special Lineup Collection” di Furla, nella splendida cornice della Residenza d’Italia a Tokyo!
Lasciatemi anzitutto dire che ci tenevamo molto a che la nuova collezione di Furla, iconico e storico brand del Made in Italy, fosse presentata qui da noi oggi.
Il Giappone rappresenta infatti per il marchio bolognese, per i suoi fondatori Aldo e Margherita Furlanetto e per la figlia Giovanna, il Paese che molto più di altri ha saputo apprezzare e premiare la scelta lungimirante dell’azienda di approdare qui già negli anni ’90.
Oggi, a distanza di 30 anni da quella scelta, possiamo dire a buon diritto che la storia di Furla in questo Paese è una storia di grande successo.
Il Giappone non è solo il primo mercato estero – in assoluto – per il brand, con una crescita commerciale continua e costante, nonostante la pandemia.
È soprattutto il Paese che, forse più di tutti, ha contribuito e contribuisce ad arricchire la creatività italiana e la brand identity di Furla, combinando Oriente ed Occidente in un mix di gusti e design che ispira i suoi nuovi modelli di borse, calzature, piccola pelletteria ed accessori.
Questa caratterizzazione del marchio si è consolidata negli anni, attraverso un percorso che ha visto Furla investire in questo Paese in termini commerciali, aprendo oltre 20 punti vendita, diversificando dal digital al social fino all’e-commerce e creando commistioni culturali ed artistiche.
La presentazione quasi 10 anni fa della collezione primavera/estate del 2014 nel suggestivo scenario del Tokyo National Museum e la recente creazione della “Bloom Bag”, progettata come un origami e realizzata in uno speciale tessuto di carta all’insegna della sostenibilità, costituiscono due esempi di come sapienza giapponese e artigianalità italiana sappiano ben sposarsi e dare dei risultati straordinari, definendo nuove tendenze nella moda e nella società.
Tengo a concludere questo breve discordo mettendo in evidenza un aspetto che, in qualità di Ambasciatore d’Italia in Giappone, mi piace sempre sottolineare.
Furla, nata nel 1927 come piccola impresa a carattere familiare a Tavarnelle Val di Pesa, ha saputo affermarsi sul piano globale come marchio all’avanguardia, tra i più importanti e apprezzati del Made in Italy.
Questo successo deriva certamente dalla forza della tradizione. Ma credo che sia anche dovuto all’eccezionale capacità di Furla – come di tante altre aziende italiane – di guardare al futuro, di affrontare e vincere le sfide della competizione internazionale puntando sulla qualità, l’eleganza, il design e l’innovazione.
Sono dunque convinto che il Giappone, che per il nostro Paese rappresenta un mercato strategico, continuerà a premiare i bellissimi prodotti di Furla e tutti gli altri nostri brand in misura sempre crescente.
Nell’augurare a Furla il miglior successo per la nuova collezione 2023, vi invito ad alzare i calici e a fare un brindisi all’ulteriore successo di Furla, del Made in Italy e della “bellezza”, che è un concetto che – guardando questi meravigliosi prodotti – unisce oggi più che mai Giappone e Italia. Come diceva il grande architetto giapponese Kenzo Tange, “solo ciò che è bello è funzionale” e Italia e Giappone sanno applicare perfettamente questo concetto ai loro meravigliosi prodotti.
Campai, Salute!