Gentili Ospiti,
Sono veramente lieto di darvi oggi il benvenuto alla Ventiduesima edizione del Festival del Cinema Italiano a Tokyo, finalmente di nuovo in presenza dopo due anni con un programma ricco e variegato che inizia oggi e termina il 4 maggio.
Vorrei ringraziare innanzi tutto il Gruppo Asahi Shimbun, da anni co-organizzatore del Festival e che ha sempre creduto nel cinema italiano e nel potenziale della sua diffusione in Giappone.
Uno speciale apprezzamento va a Cinecittà-Istituto Luce, che anche quest’anno ha fornito una selezione molto accurata e di alto livello di pellicole, già adattate per essere inserite nei circuiti cinematografici giapponesi.
Sono anche molto grato al cinema Eurolive di Shibuya che ospita le proiezioni del Festival e all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo il cui lavoro è stato, come sempre, essenziale per realizzare questa edizione del Festival.
Il programma di questa edizione è veramente straordinario! Potrete vedere per la prima volta in Giappone ben dieci nuovi titoli del cinema italiano più innovativo e dinamico, che abbraccia tutti i generi.
Il programma include, infatti, pellicole ambientate nella Napoli dei primi Novecento, come il film che vedremo questa sera “Qui rido io” di Martone; film romantici come “Supereroi” di Genovese; film drammatici come “America Latina” di D’Innocenzo; film d’azione basate sui fumetti come “Diabolik” dei fratelli Manetti; commedie come “Lasciarsi un giorno a Roma” di Edoardo Leo; e documentari, come “Marx può aspettare” di Bellocchio.
Inoltre, durante il Festival abbiamo programmato sei proiezioni speciali di film di Nanni Moretti, Pier Paolo Pasolini e Michelangelo Antonioni che hanno fatto la storia del cinema italiano.
Anche se siamo tutti lieti di poter tornare a vedere i film in sala, l’edizione di quest’anno del Festival ha voluto comunque assicurare la possibilità di una visione online per consentire ai tanti appassionati dell’Italia e della cultura e lingua italiana, che non potranno venire in questa bella sala cinematografica, di vedere comodamente i film da casa.
Sul sito dell’Istituto Italiano di Cultura e su quello della Asahi Shimbun potrete prenotare la visione di tutti i film in rassegna, in modo da poter avere una panoramica completa di quello che offre il nuovo cinema italiano, sempre più interessante e apprezzato nel mondo e soprattutto, come ogni anno, anche qui in Giappone.
Vi lascio al saluto della Dottoressa Carla Cattani che saluto cordialmente e ringrazio ancora per la grande disponibilità di Cinecittà e poi alla visione di “Qui rido io”, augurando Buon Festival a tutti!