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Italian Design Day 2022 – intervento dell’Ambasciatore Benedetti in occasione della tavola rotonda “Italia, ricicliAMO. Design e economia circolare” (Tokyo, 24 marzo 2022)

Buonasera a tutti e benvenuti,

sono molto onorato di dare il via questa sera al programma organizzato in collaborazione con l’Ufficio ICE di Tokyo e l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della Sesta Giornata dedicata al Design italiano nel mondo.

Non avremmo mai immaginato di trovarci oggi nel contesto di una guerra brutale causata dall’ingiustificata invasione dell’Ucraina da parte russa che riporta l’Europa e il mondo a un passato che si credeva oramai superato. Ma pur in questo drammatico contesto, crediamo che celebrare il design ci offra l’opportunità di sottolineare il valore della cultura e della creatività come fondamentali vettori di progresso, civiltà e umanità in contrasto con la disumanità e barbarie dell’aggressione armata.

Il programma di quest’anno prevede due iniziative. La prima è Il Panel “Italia, ricicliAMO. Design e economia circolare” e la mostra dedicata, il cui allestimento avrete avuto modo di apprezzare all’ingresso di questa sala. La seconda iniziativa, in programma domani, sarà dedicata alla presentazione della mostra “Welcome, feeling at work” – allestita al Piano Esposizioni – e al progetto di riqualificazione urbana curato dallo studio Kengo Kuma and Associates nell’ex-area Rizzoli di Milano, esempio e modello virtuoso di architettura biofilica del futuro.

Permettetemi di ringraziare il Dott. Manai – reggente dell’Istituto Italiano di Cultura – e lo staff dell’Istituto che ci ospitano in questa splendida cornice oggi e domani e la Dott.ssa Di Giovancarlo, Direttrice dell’Ufficio ICE di Tokyo, che ha curato e coordinato il progetto che sarà presentato domani.

Un ringraziamento sentito va ai relatori, che vedete già pronti sul palco, le vere voci protagoniste di questa sera. Con loro è nato il progetto e il Panel che tra qualche minuto avrà inizio e dal confronto con loro e tra loro ha preso vita e corpo la mostra che inauguriamo.

Saluto, quindi, e ve li presento brevemente l’Architetto Belfiore, curatore della mostra, il cui lavoro di ricerca si è concentrato nel corso degli ultimi anni proprio sui temi del recupero e del riutilizzo; l’Architetto Sanada, Partner dal 2020 dello studio Kengo Kuma & Associates responsabile di numerosi progetti e concorsi sia in Europa sia in Asia; l’Architetto Filippini, famoso car designer e Direttore Design di Pininfarina dal 2011 al 2017, che a Tokyo svolge oggi consulenze di design automobilistico e design strategy; il Dott. Formiconi, Chief Financial Officer di Diesel Japan e professore di Fashion Business alla Doshisha University di Kyoto; l’Architetto Motoki Yoshio, in collegamento dall’Italia, docente presso l’Istituto Europeo di Design di Torino dal 2006 e docente presso l’Istituto Design e Moda di Milano dal 2019. Last but not least, cito e ringrazio l’Architetto Andrea Pompili, moderatrice di eccezione, che tesserà per noi il filo degli interventi di questa sera.

Il tema scelto quest’anno per l’Italian Design Day ha come titolo “Ri-Generazione. Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile”. E appunto Ri-generazione, tecnologia e sostenibilità sono le parole chiave della riflessione che vorremmo condurre questa sera e gli elementi che accomunano i percorsi di ricerca professionale effettuati in settori estremamente diversi dai nostri relatori.

Ri-generazione, design e nuove tecnologie, combinati insieme, diventano il presupposto necessario per l’effettiva realizzazione di un’economia circolare in assenza della quale un futuro pienamente “sostenibile” non è piu’ immaginabile.

L’Italia ricicla il 79% dello scarto prodotto, un risultato superiore alla media europea che equivale a un risparmio pari a ben 63 milioni di tonnellate di CO2. Potremmo definire l’Italia una “superpotenza” dell’economia circolare.

L’obiettivo del Panel è proprio quello di indagare lo stato dell’economia circolare in Italia, testimoniare come l’utilizzo dei materiali di recupero – i cosiddetti materiali di “scarto” – renda oggi finalmente possibile l’incontro tra design e sostenibilità. I progetti che illustreremo a breve e la mostra inaugurata oggi ce lo confermano senza dubbio.

Qualche parola sulla mostra.

Gli oggetti e i materiali esposti sono pensati, progettati e realizzati partendo dal recupero di scarti agricoli, industriali o post-consumo. Rappresentano quindi il risultato finale di un percorso di ricerca, spesso lungo e non semplice, condotto da aziende italiane e dai loro designer per rispondere alle sfide ambientali innovando il processo creativo e produttivo per poter utilizzare materiali di scarto.

Grazie a queste aziende e a questi designer, la costante spinta innovativa che da sempre caratterizza il “Made in Italy” rende oggi possibile un design “sostenibile”, un “design verde”, che non è solo bello e funzionale, ma assicura la ri-generazione dei materiali.

Concludo osservando che la creatività, che nel design trova una delle sue massime espressioni, è un tratto che distingue e accomuna italiani e giapponesi. Sono quindi convinto che i nostri due Paesi sapranno e vorranno collaborare per favorire la crescita di una maggiore consapevolezza “verde” anche nel mondo del design, consapevoli che un “design sostenibile” è oggi possibile ed è quanto mai necessario.

Prima di lasciare la parola alla Dott.ssa Pompili e ai nostri relatori, permettetemi di attirare la vostra attenzione, per connessione di argomento, sulla campagna di promozione dell’Italia intitolata “Italy is simply extraordinary: beIT” che mette bene in evidenza gli aspetti della creatività e del design italiano. La campagna racconta in maniera originale e innovativa l’Italia di oggi con contenuti specificamente realizzati per il pubblico giapponese di cui vi diamo un’anticipazione con un brevissimo video.

Ringrazio tutti per l’attenzione.