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Saluto dell’Ambasciatore d’Italia, Gianluigi Benedetti in occasione della cerimonia di inaugurazione della mostra presso il Tokyo National Museum “The World of Art with Watermark and Intaglio printing” organizzata dal National Printing Bureau del Giappone (Tokyo, 11 giugno 2024)

Presidente del National Printing Bureau, Toshiya OTSU, Direttore del Tokyo National Museum, Makoto FUJIWARA, Vice Commissario dell’Agency for Cultural Affairs del MEXT, Masanobu MORITA, Signore e Signori,

 

Vi ringrazio molto per il cortese invito a partecipare alla cerimonia di apertura di questa prestigiosa mostra dedicata all’arte di creare immagini con le tecniche di stampa della filigrana e dell’intaglio.

 

Oggi saranno presentati veri e propri capolavori artistici, che in alcuni casi ci sono indirettamente noti perché siamo abituati a vederli sulle banconote giapponesi. Infatti, le opere di questa mostra sono state realizzate dai tecnici – veri e propri artisti – del National Printing Bureau.

 

In quanto Ambasciatore d’Italia, sono particolarmente orgoglioso di ammirare queste opere e soprattutto le stampe su intaglio perché questa tecnica è stata portata in Giappone e insegnata proprio da un italiano, Edoardo Chiossone, uno dei più talentuosi incisori italiani.

 

Dopo aver lavorato nella Banca Nazionale del Regno d’Italia e poi in Inghilterra e Germania, nel 1875 si trasferì a Tokyo, invitato dal governo giapponese come “Oyatoi Gaikokujin”, per ricoprire il ruolo di direttore dell’Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze.

 

La maestria nella tecnica di Chiossone, che incise più di 500 lastre di banconote, francobolli, titoli di stato e bolli di monopolio giapponesi e che fu l’unico ritrattista ufficiale dell’imperatore Meiji, fece scuola e si è tramandata fino ai nostri giorni. Io stesso ho pochi giorni fa visitato la fabbrica di banconote di Tokyo e ho potuto vedere quanto ancora venga seguita la tecnica di Chiossone per realizzare i bellissimi ritratti che decorano le banconote giapponesi.

 

Questa mostra è dunque un tributo alla straordinaria figura di Edoardo Chiossone, ma sancisce anche un momento di celebrazione del profondo legame che oggi unisce i nostri due Paesi.

 

Chiossone rappresenta infatti una delle primissime testimonianze della cooperazione tecnica e dell’amicizia tra Italia e Giappone, che nei decenni successivi si è continuamente ampliata e approfondita al punto che oggi le nostre relazioni bilaterali sono diventate un “Partenariato Strategico” che i due Primi Ministri, Giorgia Meloni e Fumio Kishida, rafforzeranno ulterirmente questa settimana in occasione del loro incontro al Vertice G7 in Italia.

 

Grazie ancora.