Buon pomeriggio a tutti e buongiorno a chi ci segue dall’Italia.
Rivolgo un saluto al Direttore Salzano di Cassa Depositi e Prestiti, al Commissario Generale per Expo Osaka 2025, Ambasciatore Vattani, e a tutti coloro che partecipano a questo evento dedicato al settore farmaceutico.
Lo sviluppo di terapie e strumenti innovativi nel campo della salute rappresenta un tema centrale nel rapporto bilaterale tra Italia e Giappone. I nostri due Paesi sono, infatti, entrambi all’avanguardia negli investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico e medicale.
Il Giappone, in particolare, è uno dei leader a livello globale nel processo d’innovazione digitale della sanità, generando un mercato in forte crescita e dalle ricadute importanti in molteplici settori che vanno dall’elettronica alla robotica.
Nel corso dell’ultimo decennio, le principali aziende, università e centri di ricerca giapponesi – a volte anche in sinergia con controparti italiane grazie alle intese tra i Ministeri della Salute e tra le Agenzie del farmaco – hanno compiuto eccezionali passi in avanti nello sviluppo di prodotti e terapie mediche innovative applicate a numerose patologie.
A partire dal 2012, anno nel quale il dott. Shinya YAMANAKA fu insignito del Premio Nobel per la medicina per gli studi sulla riprogrammazione cellulare, molte sono state le ricerche e le sperimentazioni mediche in un ampio ventaglio di patologie:
dalle terapie geniche per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA) allo sviluppo di tecniche per la diagnosi preventiva del Parkinson; dai test clinici del farmaco contro l’Alzheimer all’applicazione della cura farmacologica per gli aneurismi cerebrali; dallo sviluppo di una tecnica innovativa per la cura delle maculopatie e di una nuova terapia cellulare per il diabete mellito di tipo I, alla creazione di un farmaco per la ricrescita dei denti.
Ma l’innovazione globale nel settore della sanità va oltre le terapie farmacologiche e digitali, abbracciando anche lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici, un aspetto che soprattutto per Paesi come l’Italia e il Giappone caratterizzati da un invecchiamento della popolazione sarà sempre più determinante nell’assistenza medica del futuro.
Tra questi, voglio citare la telemedicina, che assicurerà sempre di più la gestione a distanza dei pazienti; la robotica medica, un settore dalle potenzialità enormi che va dalla realizzazione di esoscheletri alla creazione di robot-pazienti per testare nuovi trattamenti clinici – di questo abbiamo anche discusso di recente alla Kansai Medical School in un seminario organizzato dal Prof. Pezzotti, che saluto e ringrazio.
In tutti questi ambiti, Italia e Giappone già collaborano nelle fasi di ricerca, sviluppo e produzione di nuovi farmaci e strumenti medicali grazie a reciproci investimenti incrociati e partenariati tra aziende farmaceutiche nei due Paesi.
Vorrei innanzitutto ricordare le recenti intese tra Angelini Pharma e JCR Pharmaceuticals per lo sviluppo di nuove terapie in grado di superare la barriera emato-encefalica.
Inoltre, la scorsa settimana, Takeda ha inaugurato un nuovo impianto produttivo a Rieti, che si aggiunge a precedenti investimenti del gruppo giapponese e di altre importanti aziende come Shionogi, che oggi avremo il piacere di ascoltare e Otsuka presente in Italia dal 2009, solo per citarne alcune.
Sul fronte degli investimenti italiani in Giappone tengo a sottolineare quelli recentissimi di Bracco, Chiesi e ICE Farma i cui rappresentanti, che ringrazio per la loro presenza, interverranno a breve per condividere le proprie esperienze.
Sono testimonianze preziose che abbiamo voluto presentare soprattutto a beneficio delle aziende italiane collegate dall’Italia e di quelle che nei prossimi giorni parteciperanno alla fiera Bio Japan, dove insieme al Direttore ICE Bruno inaugureremo il padiglione Italia.
Queste collaborazioni sono, infatti, un modello e una conferma delle potenzialità di crescita della cooperazione bilaterale industriale, auspicata nel quadro del Partenariato Strategico tra Italia e Giappone lanciato nel gennaio 2023 e promossa dai due Governi attraverso l’Italy Japan Business Group e gli “Italy Innovation Days” settoriali organizzati dall’Ambasciata.
A questo articolato processo, che include anche numerosi scambi di visite tra università e centri di ricerca e di ricercatori dei nostri due Paesi, l’Ambasciata ha infine contribuito anche organizzando conferenze e seminari scientifici come quello dedicato alla rigenerazione neurale e quello sulle terapie alternative contro il cancro.
L’evento odierno, organizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e ICE, fa parte di questo processo di rafforzamento delle comunità industriali e scientifiche dei nostri Paesi, soprattutto in vista dell’Expo di Osaka del prossimo anno che sarà un’occasione unica e irripetibile per mostrare in Giappone le eccellenze tecnologiche italiane, soprattutto nel settore delle scienze della vita, e realizzare nuove collaborazioni.
Il Partenariato Strategico ha aperto una nuova era nelle relazioni bilaterali e il nostro obiettivo è quello di sfruttare questo momento di slancio e di grande reciproco nuovo interesse di cooperazione bilaterale per rafforzare le nostre amichevoli e profonde relazioni di lunga data soprattutto all’insegna dell’innovazione e della tecnologia.