L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’istituto giapponese KEK – High Energy Accelerator Research Organization hanno siglato il 23 giugno un protocollo d’intesa per la costruzione del rivelatore Belle-II, che sarà installato a Tsukuba all’acceleratore di particelle SuperKEKB. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente dell’INFN Fernando Ferroni e dal Direttore Generale di KEK Masanori Yamauchi. Alla firma in Giappone, ha preso parte l’Ambasciatore Italiano a Tokyo Domenico Giorgi. “L’accordo siglato da INFN e KEK – sottolinea l’Ambasciatore Giorgi – testimonia la vivacità dell’attività di cooperazione scientifica tra Italia e Giappone e ne incrementa significativamente il valore”. L’Ambasciata – prosegue Giorgi – continuerà la sua azione di promozione delle collaborazioni già in atto e di sostegno a esplorare le altre opportunità di cooperazione che esistono in questo Paese, in campo scientifico, tecnologico e dell’innovazione industriale”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’INFN (in
italiano e su quello del KEK (in
giapponese ed in
inglese).
Nella stessa giornata l’Ambasciatore ha visitato il “Naka Fusion Institute”, situato nella stessa Prefettura di Ibaraki, sede del centro di ricerca sulla fusione nucleare della Japan Atomic Energy Agency (JAEA). Il centro di Naka ospita il tokamak JT-60SA, in costruzione nell’ambito del programma di collaborazione Europa-Giappone “Broader Approach” (BA) per la ricerca sulla fusione nucleare. In questa occasione l’Ambasciatore ha avuto modo di visitare gli impianti di alimentazione del tokamak realizzati per l’iniziativa BA dall’ENEA e dal Consorzio RFX.
L’importanza della partecipazione italiana alla realizzazione del tokamak JT-60SA, che ha anche una significativa ricaduta in termini di commesse per l’industria italiana (Nidec ASI di Milano, POSEICO di Genova e OCEM di Bologna), e’ stata evidenziata dal Direttore Generale del Istituto di Naka, Masahiro Mori. Informazioni addizionali saranno disponibili nella
newsletter N.67 del JT-60SA.