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Aggiornamenti sulle agevolazioni per chi trasferisce la residenza in Italia e sulla mobilità di docenti e ricercatori

Il c.d. “Decreto Crescita” (Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58), prevede all’articolo 5 alcune misure specifiche per incentivare il “rientro dei cervelli”, attraverso benefici fiscali in favore di lavoratori, docenti e ricercatori, nonche’ di pensionati e sportivi professionisti che decidano di trasferire la propria residenza in Italia.

Una recente circolare l’Agenzia delle Entrate (consultabile qui) chiarisce ora alcuni dubbi interpretativi sollevati in merito alle agevolazioni per il “rientro dei cervelli”, in particolare con riguardo all’opzione per l’estensione degli incentivi per docenti e ricercatori (di cui all’articolo 44 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78 – Articolo 1, comma 763, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 – Legge di Bilancio 2022).

Il Ministero dell’Universita’ e della Ricerca (MUR) ha inoltre pubblicato il decreto per la “mobilita’ di docenti e ricercatori” (consultabile qui): tale documento contiene modalita’attuative per le chiamate nelle universita’ e negli enti pubblici di ricerca, prevedendo la possibilita’ di chiamata anche di studiosi stabilmente impegnati all’estero in attivita’ di ricerca o di insegnamento, che ricoprono da almeno cinque anni presso universita’ straniere.

Inoltre lo stesso Dicastero ha pubblicato il decreto ministeriale n. 445 del 06 maggio 2022 (consultabile qui), relativo al reclutamento del personale universitario per il 2022- 2026. Il provvedimento finanzia in particolare 4 “Piani straordinari” per reclutare professori universitari, ricercatori e personale tecnico-amministrativo delle Universita’.

Si sottolinea come l’effettiva applicazione dei benefici fiscali dipenda dalla situazione personale di ciascun contribuente, ricordando che fanno fede i testi normativi e le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.