Trascrizione atti di matrimonio
Per avere valore in Italia il matrimonio celebrato all’estero deve essere trascritto in Italia presso il Comune competente.
STEP 1 – Raccogli i seguenti documenti:
- atto di matrimonio 婚姻届受理証明書 (kon’in todoke juri shōmeisho),
- registro di famiglia 戸籍謄本 (koseki tōhon) riportante il matrimonio (da prodursi solo nel caso in cui uno dei due genitori dei coniugi sia cittadino giapponese).
Entrambi i certificati devono essere corredati di “Apostille” rilasciata dal Ministero degli Esteri Giapponese. Vai alla pagina cliccando qui
I documenti devono essere in originale, non si accettano fotocopie.
- modulo di richiesta di trascrizione del matrimonio, compilato e firmato dal cittadino italiano;
- traduzione in italiano dell’atto di matrimonio e del registro di famiglia.
Si consiglia di ricorrere a un traduttore professionista, in quanto traduzioni improvvisate contenenti errori, non verranno accettate. Consulta qui l’elenco dei traduttori di riferimento.
Attenzione! Se il matrimonio è avvenuto all’estero, in un Paese diverso dal Giappone, devi richiedere il certificato di matrimonio integrale in originale all’Autorità presso cui il matrimonio è stato celebrato. L’atto deve essere munito di legalizzazione (Apostille dell’Aja o equivalente) e di traduzione ufficiale in italiano. Per maggiori informazioni consulta il sito del Consolato italiano competente.
STEP 2 – Verifica dei documenti
Invia tutta la documentazione alla Cancelleria consolare per posta tramite Letter Pack (acquistabile in un qualsiasi ufficio postale) all’indirizzo:
EMBASSY OF ITALY IN TOKYO
Consular Division
2-5-4 Mita, Minato-ku
108-8302 TOKYO (Japan)
In alternativa puoi consegnare tutta la documentazione, previo appuntamento preso tramite il portale Prenot@mi
STEP 3 – Invio dell’atto al Comune
Il nostro personale esaminerà la documentazione e se è corretta e completa trasmetterà al Comune l’atto di matrimonio per la trascrizione.
Ti contatteremo solo se la documentazione non dovesse essere completa o corretta.
Attenzione! I certificati originali non saranno restituiti, ma resteranno agli atti nel nostro archivio consolare.